Olafur Eliasson è stato colpito dal fatto che, nella Toscana centrale, i paesi sono ubicati alla sommità dei colli: questo li rende al tempo stesso molto visibili e luoghi da cui è possibile vedere molto.

Le storiche esigenze di difesa del territorio si congiungono alle necessità dell'orientamento per chi viaggia, cosÀ come al piacere di riconoscere il paesaggio davanti a sé.

Cogliendo tutto questo e unendolo al significato metaforico del faro come guida dei naviganti e piÝ in generale della luce, guida dell'esistenza individuale e collettiva, l'artista crea cinque fari che dispone in cinque paesi: il paesaggio toscano, in cui ondulano continue colline, ne risulta come un mare al quale è necessario dare dei punti di orientamento.

Nel poggio di Mensano, a Monteguidi, a Lucciana, a Maromoraia e sulla torre del comune di Casole Eliasson ha dunque collocato i fari sul punto piÝ alto di ciascun borgo. Essi ruotano a 360 gradi e che lanciano la propria luce nel cielo. Di giorno essi hanno l'aspetto di sculture, per animarsi poi al calare del sole. Il faro è per eccellenza un occhio fatto per vedere e per essere visto.

Ciascun faro ha una luce di colore diverso, in modo da consentire a chi li vedrà nella notte di riconoscere qual è, in che paese è installato, in che relazione si trova rispetto ai punti cardinali. Passeggiando a livello della strada a Casole d'Elsa, nella via fuori alle mura, è possibile coglierli tutti e cinque con lo sguardo.

Nel poggio di Mensano, a Monteguidi, a Lucciana, a Maromoraia e sulla torre del comune di Casole Eliasson ha dunque collocato i fari sul punto piÝ alto di ciascun borgo. Essi ruotano a 360 gradi e che lanciano la propria luce nel cielo.

Di giorno essi hanno l'aspetto di sculture, per animarsi poi al calare del sole. Il faro è per eccellenza un occhio fatto per vedere e per essere visto. Ciascun faro ha una luce di colore diverso, in modo da consentire a chi li vedrà nella notte di riconoscere qual è, in che paese è installato, in che relazione si trova rispetto ai punti cardinali. Passeggiando a livello della strada a Casole d'Elsa, nella via fuori alle mura, è possibile coglierli tutti e cinque con lo sguardo.