Progetto Speciale, Rocco Dubbini, 2004

Nato ad Ancona nel 1969, dove vive e lavora. Diplomato all’Accademia di Urbino. Nel 1987 è assistente scenografo di Andrea Pazienza. Si occupa da sempre di scultura , fortemente interessato all’installazione, al video e alla fotografia. Da alcuni anni la sua  ricerca è rivolta allo sviluppo del ritratto mutante che compone in trittici.

“Del mio lavoro non ricordo l’origine , del mio lavoro mi sfugge la verità . Io trovo somiglianze, in arte si possono fondere visioni impossibili. La natura produce somiglianze. Basta pensare al mimetismo animale. Ma la più alta capacità di produrre somiglianze è propria dell’uomo. Il dono di scorgere somiglianze, che egli possiede, non è che un resto rudimentale dell’obbligo un tempo schiacciante di assimilarsi e condursi in conformità. Egli non possiede, forse, alcuna funzione superiore che non sia condizionata in modo decisivo dalla facoltà mimetica”. Da dicembre 2001 sta lavorando in Romania al progetto “Cani di Bucarest” : ragazzi di strada e randagi ritratti come esseri mutanti. 

Per  Arte all’Arte 9, Rocco Dubbini illustra la Guida con le sue immagini. Attraverso la pratica del viaggio fotografico, Dubbini innesta la sua visione personale con l’identità territoriale, interpretandone il “genius loci”. L’artista ci trasmette questa sua nuova esperienza di contatto con la realtà della campagna senese con i ritratti dei volti che la popolano e il paesaggio dominante approfondendo, ancora una volta, la sua ricerca espressiva attraverso il Trittico mutante. “Del mio lavoro non ricordo l’origine, del mio lavoro mi sfugge la verità. Io trovo somiglianze, in arte si possono fondere visioni impossibili. La natura produce somiglianze. Basta pensare al mimetismo animale. Ma la più alta capacità di produrre somiglianze è propria dell’uomo. Il dono di scorgere somiglianze, che egli possiede, non è che un resto rudimentale dell’obbligo un tempo schiacciante di assimilarsi e condursi in conformità. Egli non possiede, forse, alcuna funzione superiore che non sia condizionata in modo decisivo dalla facoltà mimetica”. 

Credits

Rocco Dubbini,
COUNT –DOWN, 2003, cm 100x cm 50x8, stampa plotter su alluminio, courtesy Galleria Estro;
ETERNAL DOWN, 2003, alluminio, vetro e resina, cm. 40 x  40 cm x 40 cm, courtesy Stefano e Raffaella Sciarretta, Roma, courtesy Fondazione Furlan, Pordenone;
ritratto di Achille Bonito Oliva, ritratto di Mauro Di Leo, 2002, ritratto di Bruno Boiatti, 2003, stampe lambda  su alluminio, trittico dimensione cm 60 x cm 60 x 3.